Lo ha affermato la Corte di Cassazione, Sez. IV Penale, con la sentenza n. 23251/2019 pubblicata il 28 maggio 2019, così confermando un trend di pronunce andato consolidandosi negli ultimi anni.
IL FATTO
Il 15/02/2012, intorno alle ore 18, un individuo, alla guida del suo furgoncino, percorreva una strada a doppio senso di circolazione, al momento dell’incidente sufficientemente illuminata e trafficata (a quell’ora). In quegli stessi istanti, un pedone, che impegnava la sede stradale ed attraversava la carreggiata da sinistra verso destra (secondo il senso di marcia della vettura del guidatore), al di fuori delle strisce pedonali, distanti alcuni metri, veniva urtato dalla vettura. Caduto a terra, immediatamente soccorso dal conducente e trasportato all’ospedale, gli venivano diagnosticate lesioni gravi e, ricoverato in rianimazione con prognosi riservata, l’uomo moriva il 06/03/2012.
LA SENTENZA
Per tutte queste ragioni, i Giudici hanno ritenuto il comportamento del deceduto corresponsabile nella causazione dell’evento nella misura di 1/5 per aver effettuato l’attraversamento al di fuori delle strisce pedonali, tenendo conto di ciò anche nella liquidazione del danno in favore delle costituite parti civili.